Di tanto in tanto amavo tessere maniche di
rugiada, affinché un prezioso tessuto potesse
custodire il fresco profumo del primo mattino,
quel primo mattino che rubava i sogni, senza
restituirli mai.
Fili evanescenti, di un broccato perlaceo e
raffinato, lasciavano tra le dita l’odore
insolito della notte condivisa.
Sulla sua bocca dischiusa, animata dai sospiri dei
sogni, la parola riflessa del silenzio: le verdi foglie,
sfiorate dall’aria lieve, iniziarono a tremare,
inspiegabilmente.
rugiada, affinché un prezioso tessuto potesse
custodire il fresco profumo del primo mattino,
quel primo mattino che rubava i sogni, senza
restituirli mai.
Fili evanescenti, di un broccato perlaceo e
raffinato, lasciavano tra le dita l’odore
insolito della notte condivisa.
Sulla sua bocca dischiusa, animata dai sospiri dei
sogni, la parola riflessa del silenzio: le verdi foglie,
sfiorate dall’aria lieve, iniziarono a tremare,
inspiegabilmente.
(Mariella Soldo)
(Tutti i diritti riservati)
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