martedì 27 settembre 2011

L'anima della sera

 
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Tagliato in due dal bianco suono delle tue parole
Il mio cuore non riesce a ragionare
E’ la mia mente che invece pulsa
continuando a martellare ostinatamente sull’esanime letto dei ricordi.
Le maschere continuano a guardarmi
dalle profonde orbite vuote
abbozzando un sorriso triste di compatimento.
Soffocato dalla stretta delle mie stesse membra,
mi contorco in una danza macabra.
L’angelo caduto ride sempre tra le fiamme
mentre la luce fredda di un pomeriggio d’inverno, fagocitata dalle tenebre incalzanti
lacera gli ultimi brandelli integri della mia pelle.
Non mi riconoscerò più allo specchio,
concedimi i tuoi occhi, da possedere in una notte senza luna,
genereremo una luce nuova:
l’anima della sera
 
(Rosario Ciotto)



2 commenti:

  1. Bellissima... Complimenti...
    Barbara

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  2. Ha un ritmo molto altalenante questa poesia, caratteristica che forse avrebbe stonato in un contesto diverso ma che qui si mescola bene alla lucida e penetrante visione che trasporta.

    E' una lama tagliente che nel suo epilogo diventa pura poesia...

    Bella!

    J.

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