Esile come un filo di canapa...
così tra le mie braccia si muove la tua leggera essenza…
piccola come una spiga
tenera come i petali di una rosa aperta…
Donna, come ogni donna capricciosa e persa…
Tra le mie braccia peso tutti i tuoi pensieri e le tue nuvole,
i tuoi sogni semplici ed i lunghi girotondi di idee
e vado per i tuoi castelli e le tue oscure stanze…
Ecco… passeggio nelle tue stanze oscure
e mentre ti ribelli, rido come gli sciocchi,
rido per nascondere proprio nelle tue stanze la chiave
delle mie oscurità,
ma come ogni donna tu hai un senso in più
e la tua fragilità non è altro che un riflesso
e m’inganna.
(A. Pennino.)
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